E’ originario del Messico, infatti sembra che l’origine del nome sia
azteca. Oggi viene coltivato principalmente in Israele, Sud Africa e
Spagna ma è anche prodotto negli Stati Uniti e in tutti i paesi
tropicali.
Com’è fatto
Ha una forma a pera con la buccia ruvida di colore verde scuro che
racchiude una polpa gialla cremosa e un grande nocciolo centrale.
Come si mangia
E’ mangiabile quando la polpa cede ad una leggera pressione delle
dita. Poiché una volta tagliato si ossida facilmente a contatto con
l’aria, conviene prepararlo all’ultimo momento spruzzato di succo di
limone. L’avocado va mangiato preferibilmente crudo perché con la
cottura diventa un poco amaro. In alcune varietà il colore della
buccia, quando il frutto è maturo, diventa quasi nero. Solitamente
si mangia salato ma esistono anche squisite combinazioni dolci.
Perché fa bene
Privo di colesterolo contiene i grassi monoinsaturi (detti spazzini
del sangue). E’ ricco di potassio e di antiossidanti che controllano
i radicali liberi. Nella tradizione popolare messicana ha la fama di
contrastare la sterilità. E’ un frutto altamente energetico (161
calorie in 100 grammi): per questo motivo è consigliato ai bambini e
ai giovani in crescita o a chi è in convalescenza. Essendo molto
nutriente costituisce una valida alternativa, leggera e appetitosa,
ad un pasto tradizionale. Contiene poca acqua e pochi zuccheri,
molti sali minerali e una vasta gamma di vitamine.
|